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Monitoraggio Cardiologico del Paziente Oncologico sottoposto a trattamento antitumorale

Paziente con rischio cardiovascolare non aumentato

Il nostro approccio prevede l’utilizzo combinato dell’ecocardiografia convenzionale, ecocardiografia 3D, degli indici di deformazione longitudinale (strain) e di marcatori di danno miocardico (Troponina I) e l’impiego di una terapia preventiva (enalapril) in pazienti selezionati ad alto rischio di sviluppare cardiotossicità, ovvero pazienti che evidenzino un rialzo del marcatore durante trattamento antitumorale. 

Pazienti che vengono sottoposti a monitoraggio: tutti i pazienti in trattamento con farmaci antitumorali tradizionali o di nuova generazione potenzialmente tossici a livello cardiovascolare, somministrati in monoterapia o in combinazione ad altri farmaci. In particolare pazienti in trattamento con:

  • Antracicline (tradizionali e liposomiali)
  • Farmaci anti-Her2 
  • Framaci antiangiogenetici
  • Framaci inibitori del proteosoma
  • Framaci inibitori del check point immunitario

Pazienti oncologici con rischio cardiovascolare aumentato

Sono considerabili pazienti a rischio aumentato di cardiotossicità i pazienti con: 

  • pregressa diagnosi di:
     - età maggiore ai 65 anni - cardiopatia ischemica
    •  - cardiopatia ischemica- cardiopatia dilatativo/ipocinetica
    •  - cardiopatia dilatativo/ipocinetica 
    •  - diabete mellito
    •  - FEVS <55% da qualunque causa
    •  - pregresso calo della FEVS durante/dopo trattamento antitumorale
    •  - aritmia iper/ipocinetica che ha richiesto trattamento (farmacologico e non)
    •  - valvulopatia di grado > moderato
  • pregressa chemioterapia con antracicline (dosaggio totale >300 mg/mq)
  • pregressa radioterapia mediastinica.

La completa assenza di linee guida a riguardo, ci ha portato ad elaborare un approccio basato sulla sola nostra esperienza monocentrica. Questo tipo di approccio prevede, come già nel monitoraggio per la diagnosi precoce della cardiotossicità per pazienti standard, una valutazione combinata e seriata di dati clinici e strumentali, con intervalli in questo caso più ravvicinati rispetto ai pazienti a rischio cardiologico aumentato e la valutazione aggiuntiva di un marker cardiaco emodinamico (NT-proBNP) oltre che di danno miocardico (Troponina I).

Questo tipo di approccio ha consentito sino ad oggi di eseguire trattamenti oncologici potenziamente cardiotossici in più di 300 pazienti cardiopatici.

Di seguito tutte le informazioni relative alle modalità operative previste dal monitoraggio:

  • Modalità per Paziente con rischio cardiovascolare non aumentato

    Il monitoraggio prevede:

    1. Valutazione cardiologica con visita, ECG ed ecocardiogramma

    Prima dell’inizio del trattamento antitumorale: basale

    Durante il trattamento antitumorale: ogni 3 mesi 

    Dopo la fine del trattamento antitumorale: ogni 3 mesi per i primi 6 mesi, ogni 6 mesi mese successivi 5 anni, ogni 12 mesi nel successivo follow-up

     

    2. Prelievo ematico per la ricerca di marker di danno miocardico (Troponina I)

    Durante il trattamento antitumorale somministrato per via endovenosa verranno eseguiti, in occasione di ogni ciclo di trattamento: Prelievo basale e Prelievo subito dopo la fine della somministrazione endovenosa dei farmaci.

    Durante il trattamento antitumorale somministrato per via orale verrà eseguito: Prelievo basale: in occasione della routine ematochimica pre-trattamento; Singolo prelievo dopo 14 giorni dall’inizio del trattamento orale. Durante il proseguo del trattamento in occasione dei previsti controlli ematochimici oppure in occasione dei previsti controlli cardiologic

    Dopo la fine del trattamento antitumorale verrà eseguito un Singolo prelievo in occasione dei previsti controlli cardiologici

     

  • modalità per paziente con rischio cardiovascolare aumentato

    Il monitoraggio prevede:

    1. Valutazione combinata con l’oncologo che propone il paziente, per definire la strategia terapeutica antitumorale ottimale

    2. Valutazione cardiologica basale mirata a delineare il quadro cardiologico del paziente e la sua stabilità clinica, che potrà includere:

    - ECG e visita cardiologica
    - Ecocardiogramma convenzionale
    - Test provocativo nei pazienti ischemici (se non eseguito di recente)
    - Determinazione basale dei markers cardiaci (Troponina I e NT-proBNP)
    - Massimalizzazione della terapia cardiologica in corso

    3. Ricovero in reparto di oncologia di competenza per la somministrazione della terapia antitumorale. Saranno eseguiti prima e dopo ogni ciclo:
    - ECG e visita cardiologica
    - Valutazione di Troponina I e BNP

    Valutazione ecocardiografica che sarà ripetuta: nei pazienti con ridotta funzione cardiaca di base a un mese dall'inizio della terapia; a tre mesi, quindi a cadenza trimestrale. Nei pazienti con funzione cardiaca conservata a cadenza trimestrale. La positivizzazione della Troponina I e/o un incremento progressivo del BNP impone in ogni caso la rivalutazione cardiologica globale del paziente e l'eventuale ridiscussione della strategia antitumore con l'oncologo. 

    La positivizzazione della Troponina I e/o un incremento progressivo dell’NT-proBNP impone in ogni caso la rivalutazione cardiologica globale del paziente e l’eventuale ridiscussione della strategia antitumorale con l’oncologo.

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