2004 L’Istituto promuove, in occasione dei suoi primi dieci anni di attività, un’iniziativa unica in Europa: concentrare a Milano, in un struttura allestita ad hoc accanto al suo edifico, nell'arco di un mese alcuni dei più importanti eventi internazionali dell’oncologia europea. L’obiettivo è capire e comunicare come si delinea la lotta al cancro del futuro. Da qui l’idea del Crocevia della lotta al cancro: 40 incontri di natura diversa, dalle frontiere della biologia molecolare ai diritti del malato e dei guariti di cancro – per creare un punto di incontro fra ricerca, cura, prevenzione, informazione, educazione alla salute, formazione del personale medico, organizzazione dell’assistenza. Un incrocio di esperienze e culture, dagli Stati Uniti alla nuova Europa fino all’area del Golfo, perché il “pensare internazionale" è un fattore importante della buona cura. IEO conferma il suo ruolo di laboratorio culturale che mette al centro l’uomo non solo come malato, ma con la sua psiche e la sua socialità. Emerge dall’esperienza internazionale del Corcevia che per il controllo del cancro la scienza biomedica da sola non basta: occorre la partecipazione consapevole della popolazione.
2005 Sulla base dei risultati dello studio pilota del ‘99, viene avviato lo studio COSMOS (Continuous Observation of Smoking Subjects), che offre a 10.000 fumatori la possibilità di diagnosticare precocemente un eventuale tumore del polmone, attraverso una Tac a basso dosaggio annuale. Lo studio confermerà l’efficacia di questo esame nell’identificare tumori al polmone iniziali, quando le probabilità di guarigione sono intorno al 70%. È quindi un esame salvavita, come dimostreranno definitivamente ulteriori studi americani più ampi. È l’anno della posa della prima pietra di IEO 2, Day center, la struttura dedicata al day hospital e alle visite ambulatoriali. Non si tratta solo di un ampliamento spaziale, ma dell’applicazione di una filosofia di cura che, grazie alla ridotta invasività, tende a restituire il paziente alla sua vita sociale e lavorativa il prima possibile. IEO 2, con i suoi spazi dedicati agli esami e le visite ambulatoriali, è anche un segno concreto della centralità dell'anticipazione diagnostica nella strategia IEO .
In quest’ambito, l’Istituto si colloca in prima fila nella promozione dell’HPV test per la prevenzione del tumore del collo dell’utero, diventando velocemente un punto di riferimento per le donne e i loro medici. Con la successiva introduzione in Italia del vaccino contro il Papilloma Virus per le bambine di dodici anni, l’obiettivo diventa azzerare questo tumore femminile nelle prossime generazioni. IEO attiva uno studio per verificare gli effetti del vaccino nelle diciottenni.
2006 La Radioterapia, fiore all’occhiello dello IEO sin dalla sua fondazione, compie fondamentali passi avanti a seguito dell’ampliamento della dotazione delle apparecchiature che permettono di varcare l’ultima frontiera della radioterapia: il trattamento a quattro dimensioni che tiene conto, oltre che del volume, anche del movimento. In pratica diventa possibile identificare esattamente il bersaglio ed “inseguirlo” nel suo movimento. La teconologioa permette la messa a punto di schemi innovativi come la radioterapia FAST, (Frazionamento Accelerato dello Schema Terapeutico) che arriva a ridurre fino al 50% la durata complessiva del trattamento di radioterapia per le principali forme tumorali, a parità di efficacia rispetto agli schemi di trattamento tradizionali e con meno effetti collaterali. Viene ampliata l’applicazione delle metodiche di precisione che hanno rivoluzionato la cura di alcuni tumori, come quello della prostata: su 1800 pazienti con tumore prostatico iniziale trattati in IEO con radioterapia in dieci anni (1996-2006), l’85% vive in buone condizioni di salute. Vengono pubblicati i dati sulla FENRETINIDE - un derivato della vitamina A - che dimostrano la capacità di questa molecola di ridurre l’incidenza del tumore del seno nelle donne più giovani. Un risultato fondamentale nella farmacoprevenzione, un’area di ricerca in cui IEO è punto di riferimento in Europa.
2007 Inizia l’attività di chirurgia robotica in urologia con il sistema Da Vinci. La prima applicazione è sul tumore iniziale della prostata e i risultati sono da subito eccellenti: meno effetti collaterali, meno dolore, migliore ripresa e identico risultato oncologico. L’uso del robot viene esteso da subito al trattamento chirurgico di alcuni tumori ginecologici, gastrointestinali e polmonari. Rispetto alla chirurgia tradizionale il robot offre una miglior visuale del campo operatorio e permette di effettuare manovre di altissima precisione e rapidità. Anche rispetto alla laparoscopia, di cui la robotica rappresenta un’evoluzione, migliorano la profondità del campo nella visuale e la precisione nel movimento delle pinze operatorie; ad esempio, è possibile una rotazione a 360° che un polso umano non potrebbe mai effettuare. Sul fronte della ricerca nasce il Campus IFOM- IEO. Con l’inaugurazione dei nuovi laboratori di ricerca dell’Istituto Europeo di Oncologia in adiacenza a quelli IFOM, Istituto FIRC di Oncologia Molecolare, si inaugura il più grande polo di ricerca oncologica d’ Europa. Subito sono disponibili i primi risultati: una nuova piattaforma tecnologica per l’identificazione dei geni mutati (BRAC1 e BRAC2) responsabili dei tumori del seno di origine ereditaria, permette di effettuare test genetici a costi ridotti e con tempi brevi (una settimana rispetto ai sei mesi normalmente necessari).
2008 Viene sperimentata la tecnica IART per il tumore del seno: avidinazione intraoperatoria per radioterapia. E' un sistema innovativo della medicina nucleare dello IEO studiato per effettuare il trattamento radioterapico in parte durante l’intervento di chirurgia conservativa e in parte il giorno successivo, riducendo così l’intera cura in un arco di sole 48 ore. In associazione alla ELIOT (radioterapia intraoperatoria), la metodica sviluppa la filosofia di una cura del tumore mammario che abbia un impatto sempre minore sulla vita della donna, a parità di efficacia. Nasce presso la Divisione di Ginecologia Oncologica, il primo Centro di Alta specializzazione per il tumore dell’ovaio in Italia, su modello dell’analogo centro del Johns Hopkins, il prestigioso ospedale universitario di Baltimora. L’obiettivo è offrire alla paziente un servizio medico-chirurgico in linea con i migliori standard internazionali, per garantirle l’accesso alle terapie più innovative e allo spettro completo delle competenze, delle tecnologie e dei percorsi necessari per una prevenzione, diagnosi e cura più efficace di questo tumore. Il 18 giugno si tiene il primo incontro per le donne che hanno vissuto o ancora vivono l’esperienza del tumore del seno in IEO. Il tema del meeting è “Le donne vogliono sapere” e diventerà un appuntamento annuale dal titolo “IEO per le donne”. Un’iniziativa unica in Italia perché dedicata interamente all’ascolto delle pazienti ed ex pazienti. Un successo straordinario grazie alla partecipazione di oltre 1000 donne ogni anno.