Tumore al seno: fattori di rischio
La predisposizione allo sviluppo del tumore mammario è associata ad alcuni fattori:
- fattori genetici, relativamente rari, ma di particolare interesse
- fattori epidemiologici, di importanza relativa: familiarità, età precoce alla prima mestruazione e l’età tardiva alla menopausa, nessuna gravidanza oppure prima gravidanza dopo i trenta anni di età, allattamento al seno scarso o assente, obesità e consumo di alcol.
Questi fattori di rischio, seppure importanti, non sono sufficienti per spiegare tutti i casi di malattia.
Il settanta per cento circa dei tumori al seno si verifica in donne per le quali non sono conosciuti particolari fattori di rischio: ecco perché è giusto e doveroso che tutte le donne siano informate sulla prevenzione prendendo così la decisione di adottarla con l’aiuto dei centri specializzati. I fattori di rischio non sono requisiti che possano influenzare a priori, allo stato attuale delle conoscenze, il ritmo e il tipo di diagnosi precoce, salvo nei casi di mutazione genetica. La prevenzione può salvare la vita a tutte le donne, a prescindere dai fattori di rischio.
Tumore al seno: l'importanza della prevenzione
In IEO la prevenzione primaria del tumore al seno è promossa integrando differenti approcci. Alla prevenzione è dedicata un’area specifica dell’oncologia che studia e applica nuove strategie per individuare persone o gruppi familiari ad alto rischio (genetico, familiare, metabolico), persone con lesioni pretumorali e assistiti di IEO a rischio alto di sviluppare un secondo tumore. La personalizzazione dei controlli, la sorveglianza stretta di chi è a rischio alto fa parte delle attività cliniche di questa area specifica.
La prevenzione primaria può evitare la nascita e lo sviluppo di una malattia. Si fa prevenzione primaria quando si assume un comportamento (o una sostanza) in grado di ridurre il rischio di ammalarsi. La prevenzione primaria del tumore al seno si basa sullo stile di vita e – in fase ancora sperimentale – sull’assunzione di alcune sostanze nelle situazioni a rischio molto alto documentato da test genetico positivo. Lo stile di vita corretto prevede esercizio fisico costante e regolare almeno tre volte ogni settimana (60 minuti ogni sessione), astensione dal fumo e dal consumo di alcolici e alimentazione corretta.
La prevenzione secondaria è la diagnosi precoce. Scoprire un tumore quando è ancora in fase iniziale, di piccole dimensioni e ancora non è palpabile significa avere una probabilità alta di guarigione completa con cure di minima entità e minimo disagio, chirurgiche e farmacologiche. Nel caso di una diagnosi non precoce esistono comunque cure efficaci: un tumore iniziale ha una maggiore probabilità di guarigione completa e definitiva, ma con le cure e i controlli adeguati anche le persone con un tumore mammario più avanzato hanno buone probabilità di controllo della malattia a lungo termine.
Tumore al seno: come riconoscerlo
La diagnosi si basa su esami diagnostici e sulla visita senologica. Che si tratti di prevenzione (diagnosi precoce) o di controlli successivi a trattamenti già ricevuti per un tumore al seno, queste procedure rimangono fondamentali per tutte le donne.
La mammografia
La mammografia, cioè la radiografia della mammella, è utile per scoprire la presenza di noduli, microcalcificazioni o altri segni indiretti di un tumore. Si basa sui raggi X che, attraversando il seno, imprimono l’immagine su una lastra (o nel computer). La dose che si riceve da una mammografia non è dannosa per la salute. Si esegue a partire dai 40 anni, ogni anno o ogni due anni. Dal 2000 lo IEO impiega la mammografia digitale un nuovo strumento diagnostico, che consente lo studio di una sezione della mammella, facilitando così una migliore visualizzazione di piccole lesioni ghiandolari. E' in corso anche uno studio sperimentale con la mammografia con mezzo di contrasto.
L'ecografia
L’ecografia impiega ultrasuoni per rilevare la presenza di un nodulo e ne studia la consistenza, solida o liquida, definendone la natura benigna, dubbia, maligna. L’ecografia è del tutto innocua dal punto di vista biologico, e viene eseguita ogni anno a partire dai 30 anni di età; si smette di effettuarla quando è il medico radiologo a suggerirlo.
La risonanza magnetica mammaria
La risonanza magnetica mammaria impiega un campo magnetico per creare l’immagine del tessuto con mammografia ed ecografia, oppure quando siano da visualizzare nel dettaglio protesi o immagini vicine a una cicatrice chirurgica. E’ indicata in caso di necessità oppure si programma nell’ambito della diagnosi precoce nelle donne che abbiano un rischio familiare alto oppure quando la struttura mammaria appare complessa alle altre indagini di visualizzazione.
L'agoaspirato
L’agoaspirato è un esame durante il quale si preleva con un ago sottile un campione di cellule da un nodulo mammario e si ottiene così un esame citologico.
L'agobiopsia
L’agobiopsia è una tecnica che preleva un campione di tessuto da una zona o da un nodulo ritenuto sospetto, potendo ottenere un esame istologico corredato da tutte le caratteristiche biologiche del tessuto maligno. IEO è uno dei primi istituti a iniziare la biopsia di reperti non palpabili guidata in RM.
L'autopalpazione
L’autopalpazione non è uno strumento di diagnosi precoce e non basta per tenere sotto controllo la salute. L’adeguatezza nella diagnosi precoce si ottiene quando il tumore al seno è scoperto in fase non ancora palpabile (con gli esami diagnostici).
Il test genetico
Il test genetico è un esame del sangue che permette di verificare se vi sia mutazione in uno dei due geni noti per essere i più frequenti nell’aumentare molto il rischio di tumore al seno e o tumore dell’ovaio: si chiamano BRCA1 e BRCA2. Viene preceduto da una consulenza genetica che consiste in una discussione sulle conseguenze di un risultato positivo, negativo o incerto del test.
La visita senologica
La visita senologica completa gli esami diagnostici e conclude l’iter in previsione di ulteriori, futuri controlli (mammella sana) oppure delle cure necessarie (presenza di lesioni tumorali o sospette). Nel corso della visita si controllano gli esiti degli esami, si procede alla palpazione del seno e delle stazioni linfonodali ascellari e sovraclaveari, si prescrivono eventuali terapie utili a risolvere un dubbio o una certezza di malattia.
La mastectomia bilaterale preventiva non è considerata uno strumento di prevenzione standard: la base per la prevenzione efficace è la personalizzazione, nell’ambito della relazione tra la donna e i medici di riferimento è possibile giungere alla decisione di asportare entrambi i seni in casi di rischio molto elevato (test genetico positivo) ed esigenze particolari discusse di persona. La visita senologica si esegue presso l’ambulatorio della Divisione di Senologia o di uno dei senologi IEO.
Prevenzione nutrizionale del tumore al seno*
Sulla base di un’attenta valutazione dei risultati che la ricerca scientifica ci offre, è stato possibile individuare specifici fattori di rischio e fattori protettivi a carattere nutrizionale per specifici tumori. Gli esperti hanno classificato i risultati in quattro livelli: “evidenze convincenti”, “evidenze probabili”, “evidenze limitate” e in un ultimo livello che raccoglie gli effetti per i quali l’evidenza di associazione con il tumore è altamente “improbabile”. Le evidenze convincenti e probabili sono alla base delle raccomandazioni.
Riguardo al tumore del seno le bevande alcoliche hanno mostrato un’evidenza convincente nell’aumentarne il rischio di insorgenza sia in pre che in postmenopausa. Il sovrappeso e l’obesità sono stati individuati come fattori di rischio in particolare per l’insorgenza del tumore in postmenopausa mentre l’eccesso di grasso addominale ha mostrato un’evidenza probabile di aumento del rischio. Tra i fattori protettivi per l’insorgenza di questa patologia esistono evidenze convincenti legate al ruolo benefico dell’allattamento al seno mentre l’attività fisica previene il rischio di insorgenza in particolare in postmenopausa.
Grazie al progetto SmartFood l’alimentazione sana basata sulle scoperte della scienza è spiegata e divulgata con eventi, pubblicazioni, corsi, consulenze personalizzate. In occasione dell'evento IEO per le Donne sono stati redatti 10 consigli "al femminile" utili per la salute!
*Questo materiale è stato tradotto e riadattato dal sito ufficiale del World Cancer Research Fund International: www.wcrf.org