Buone norme di prevenzione:
- Adottare uno stile di vita sano, non fumare e limitare l’abuso di alcool.
- Avere alcuni accorgimenti nelle abitudini alimentari: mangiare frutta e verdure e alimenti ricchi di carotenoidi, come pomodori, carote, peperoni dolci e piccanti, zucca, albicocche, erbe aromatiche (evidenza probabile).
- Mantenere una scrupolosa igiene orale.
- Non sottovalutare eventuali lesioni della bocca anche se piccole o indolori (noduli, piccole ulcere, placche bianche o rosse, escrescenze).
- Dopo i 60 anni nei soggetti con fattori di rischio è consigliabile l’esame del cavo orale e del distretto faringo-laringeo.
- Se già colpiti in passato da un tumore del distretto testa e collo, sottoporsi a visite regolari.
I sintomi più comuni sono piccole ulcere del labbro o della bocca, una macchia bianca o rossa della mucosa orale, epistassi (sangue dal naso) frequenti, ostruzione respiratoria nasale, raucedine, male di gola persistente, sensazione di orecchio chiuso, dolore irradiato all’orecchio, sangue nell'espettorato, difficoltà a masticare, deglutire o respirare, intorpidimento della lingua, tumefazione non dolente e persistente nel collo. La durata nel tempo di questi disturbi deve essere considerata un campanello di allarme: se non si risolvono spontaneamente o con una terapia entro 3 settimane è opportuno consultare uno specialista.
Tumori del cavo orale
Come per le altre neoplasie della testa e collo i fattori di rischio sono connessi ad abitudini di vita, principalmente l’abuso di tabacco e alcool. Anche una cattiva alimentazione e una dentatura in cattivo stato sembrano agire come cofattori. Il ruolo di virus (HPV-Papilloma) è attualmente in studio. Le neoplasie del cavo orale si manifestano prevalentemente con una lesione della mucosa.
Questa lesione, inizialmente superficiale, ha l’aspetto di una macchia bianco lattescente o rossa o una piccola ulcerazione che non tende alla guarigione spontanea, a volte sanguinante allo sfregamento. La caratteristica più importante che differenzia la lesione dalle altre infiammatorie e traumatiche (per esempio l’afta o la lesione da morsicatura) è che sia completamente asintomatica, almeno all’inizio. Nelle fasi più avanzate può presentarsi come ulcerazione, nodulo sottomucoso più o meno duro, lesione florida vegetante a “cavolfiore”. In alcuni casi possono manifestarsi un dolore irradiato all’orecchio, difficoltà di deglutizione, cattivo odore del cavo orale. In alcuni casi ancora può esserci una tumefazione del collo.
La diagnosi è agevole, vista l’accessibilità della bocca. Una semplice biopsia in anestesia locale, procedura con minimo dolore e di pochi minuti, consente di effettuare una diagnosi istologica. È possibile una diagnosi precoce dei tumori delle corde vocali con fibro-endoscopia laringea con iSCAN e NBI. Questi strumenti, molto sofisticati, permettono di diagnosticare lesioni in fase di insorgenza o molto piccole, difficilmente riconoscibili con metodiche tradizionali-standard.
L’ecografia, la risonanza magnetica e la PET (o anche una TC total body) consentono una corretta stadiazione. Non esistono esami del sangue che possano rivelare la presenza di un tumore del cavo orale.
Tumori della laringe
Fattori di rischio: tabacco e alcol - soprattutto la combinazione dei due - sono i più importanti. Altri possibili fattori di rischio includono l'esposizione prolungata alle polveri di legno e metallo, amianto, vapori di vernici e altri solventi chimici. Una dieta povera di vitamine A ed E, la malattia da reflusso gastroesofageo che espone cronicamente la gola a succhi gastrici acidi provenienti dallo stomaco e l’infezione da papillomavirus umano (HPV) sembra giochino un ruolo non marginale nello sviluppo delle neoplasie della laringe.
I sintomi più comuni comprendono la disfonia (abbassamento o cambiamento della voce che non migliora entro 2-3 settimane) e la difficoltà o fastidio persistente alla deglutizione. Inoltre, campanello dall’allarme può essere la presenza di una tumefazione al collo (a causa di un linfonodo malato).
La diagnosi è possibile attraverso una valutazione clinica e strumentale (video-fibroscopia) in ambulatorio. Se la diagnosi è precoce (in stadio iniziale) è possibile proporre un trattamento mini-invasivo con microchirurgia laser dalla bocca in unica seduta operatoria, anche in regime di day-surgery. Obbligatoria una diagnosi con biopsia in anestesia generale per tumori in stadio più avanzato, per definire la migliore proposta di trattamento.
L’ecografia, la tomografia computerizzata (TC), la risonanza magnetica in casi selezionati e la PET (o una TC total body) consentono una corretta stadiazione per la cura appropriata.
Tumori del rinofaringe
Meno frequentemente associato a noti fattori di rischio per tumori testa e collo come tabacco o alcool, gli si riconosce un’origine multifattoriale: genetica, virale (presenza del genoma di Epstein Barr o EBV nel DNA delle cellule tumorali dei pazienti affetti), alimentare (consumo di pesce sotto sale o carne affumicata). Nelle fasi iniziali non dà segni, nelle fasi più avanzate ci possono essere segni e sintomi come ostruzione nasale continua, frequenti episodi di sanguinamento nasale, sensazione di orecchio ovattato (dovuta all’ostruzione della tuba di Eustachio), tumefazione al collo dovuta alla diffusione della malattia alle stazioni linfonodali. Comparsa di male di testa lateralizzato e costante o disturbi della vista come la visione doppia sono segni indiretti dell’interessamento del base della cranio.
La diagnosi avviene con esame clinico e video-fibroscopico delle fosse nasali associato a una biopsia ambulatoriale. Per completamento della stadiazione possono essere necessari l’ecografia del collo con eventuale agoaspirato, risonanza magnetica con mezzo di contrasto, FDG-PET (o CT torace- addome e Scintigrafia ossea) e valutazione quantitativa di EBV DNA prima dell’avvio della terapia.
Tumori dell'orofaringe
I soggetti a rischio di sviluppare questi tumori sono i forti fumatori e bevitori. Altro fattore di rischio è rappresentato dall’infezione da virus del Papilloma (HPV). I tumori legati all’infezione da HPV sono caratteristici di una popolazione giovane (età media < 50 anni) e hanno una migliore prognosi (migliore risposta ai trattamenti).
La diagnosi è semplice vista l’accessibilità alla regione tonsillare della bocca. Una biopsia in anestesia locale è la procedura più eseguita; quando la lesione insorge nella radice della lingua, difficilmente accessibile in anestesia locale, la biopsia si esegue in anestesia generale. La diagnosi di tumore HPV-correlato si fa insieme alla diagnosi istologica. L’ecografia, la risonanza magnetica e la PET (o anche una TC total body) consentono una corretta stadiazione.
Tumori dell'ipofaringe
I fattori di rischio sono l’abuso di alcool e tabacco: la combinazione di questi due fattori aumenta esponenzialmente il rischio di tumore ipofaringeo. Il sesso maschile, specialmente tra i 50 e 60 anni, è più colpito. I sintomi, quando presenti, sono il senso di corpo estraneo in gola, dolore alla deglutizione, alito cattivo, dolore lancinante all’orecchio, la presenza di macchie di sangue nella saliva; nelle fasi più avanzate i sintomi possono essere associati a cambiamento della voce o difficoltà respiratoria o gonfiore al collo dovuta a un linfonodo metastatico che spesso può essere il primo segno di tumore.
La diagnosi avviene attraverso una valutazione clinica e strumentale (video-fibroscopia) in ambulatorio. La conferma istologica si ha con la biopsia della lesione in anestesia generale. Ulteriori esami diagnostici come TC o Risonanza magnetica del massiccio facciale e collo e la PET completano la stadiazione per definire nel dettaglio la diffusione della malattia prima di proporre la terapia, che in genere dipende dallo stadio.
Tumori della tiroide
Fattori di rischio: radiazioni ionizzanti sul collo nel passato e familiarità per carcinoma della tiroide in sindromi familiari. Anche la presenza di patologia tiroidea benigna preesistente, fattori ormonali, apporto alimentare di iodio21 e fattori alimentari e ambientali (fumo, solventi, diossine, virus) possono essere fattori di rischio.
La presentazione clinica tipica è il nodulo tiroideo singolo o multiplo accidentalmente reperito dal paziente stesso o visualizzato in ecografie del collo eseguite per altri motivi. Altri sintomi possono essere senso di fastidio alla deglutizione in sede tiroidea o dolore cervicale aspecifico.
È molto importante la diagnosi precoce con ecografia del collo per intercettare tumori in stadio precoce: in questo modo sono possibili terapie di tipo conservativo, soprattutto in pazienti ad alto rischio. Una volta individuato un nodulo tiroideo sospetto si passa all’esecuzione di agoaspirato con guida ecografica con definizione della diagnosi citologica. A completamento si eseguono esami ematici con la funzionalità della tiroide e la ricerca di marker tumorali. Sulla base del risultato si traccia l’iter terapeutico.
Tumori delle ghiandole salivari
Definire i fattori di rischio per tumori rari non è semplice, nel caso delle ghiandole salivari è noto che l'esposizione a radiazioni della zona di testa e collo (per un precedente trattamento radioterapico o con iodio radioattivo) aumenti il rischio.
Queste neoplasie si presentano come masse nodulari (da porre in diagnosi differenziale con i più frequenti tumori benigni), raramente dolore al volto, al collo o alla bocca; possono comparire dimorfismi al volto (smorfie, cambiamenti di forma e atteggiamento) se le lesioni interessano il nervo facciale (il nervo destinato ai muscoli mimici) o uno dei suoi rami.
Per una corretta diagnosi sono necessarie la visita specialistica e un’attenta valutazione della storia clinica e familiare, uno studio ecografico mirato che consente di eseguire la manovra di agoaspirazione di un campione cellulare dalle aree che risultassero sospette e la conseguente diagnosi citologica, eventualmente ripetibile anche con tecnica agobioptica per diagnosi istologica (tru-cut). Ulteriori accertamenti radiologici quali la RM (risonanza magnetica) sono da considerarsi un completamento diagnostico richiesto dallo specialista per il planning chirurgico.