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LINFOMA DIFFUSO A GRANDI CELLULE B



Il Linfoma diffuso a grandi cellule B (DLBCL) è il tipo più comune di linfoma a cellule B. Colpisce tipicamente le persone anziane e rappresenta circa un caso su tre di linfoma non Hodgkin.

Questo tipo di linfoma di solito esordisce con la comparsa  di uno o più linfonodi aumentati di dimensioni, ma può anche formarsi in siti particolari come ad esempio l'osso, l'intestino, l’encefalo. Possono essere presenti alla diagnosi febbre, febbricola, perdita di peso, sudorazioni notturne o prurito.

Il linfoma diffuso a grandi cellule B è stato a lungo considerato una singola malattia, ma è oggi classificato in sottotipi diversi in base alle caratteristiche molecolari.

Esistono infatti due grandi sottotipi: germinal center b-cell (GCB) and activated b-cell (ABC).  

Le terapie mirate o “targeted” sono definite in base alle caratteristiche molecolari specifiche di questi sottotipi e sono ora in fase di sperimentazione clinica.

La terapia standard potrebbe presto dipendere dal sottotipo.

 

Trattamento

Il trattamento per il DLBCL all’esordio prevede un programma di chemioimmunoterapia, con tassi di guarigione complessivi negli ultimi 15 anni che sono stimati attorno al 60-70% circa.

La disponibilità di trials / studi clinici può rappresentare per il paziente l’opportunità di accedere a percorsi di trattamento con tassi di risposta potenzialmente più efficaci.

Per i pazienti che recidivano o non rispondono alla prima linea di trattamento sono necessarie e disponibili strategie terapeutiche alternative.

Negli ultimi anni il miglioramento delle conoscenze ha portato allo sviluppo di nuovi approcci terapeutici: CAR-T e anticorpi monoclonali bispecifici hanno oggi in larga parte modificato lo scenario terapeutico, limitando di fatto l’impiego del trapianto autologo e allogenico a specifiche situazioni.

Attualmente è disponibile presso il nostro centro la terapia cellulare CAR-T approvata per il linfoma DLBCL recidivato/refrattario. Le CAR-T utilizzano specifiche cellule immunitarie (i linfociti T), che vengono estratte dal sangue del paziente, “ingegnerizzate” in laboratorio per essere poi reinfuse nel paziente, con lo scopo di attivare la risposta del sistema immunitario contro la malattia.

Anche gli anticorpi monoclonali bispecifici sono ampiamente disponibili nella nostra pratica clinica, sia nell’ambito terapeutico convenzionale che nell’ambito di percorsi sperimentali.

Accanto ai trattamenti convenzionali, per il paziente recidivato o refrattario non candidabile a CAR-T sono infine disponibili presso il nostro Istituto percorsi di trattamento nell’ambito di programmi sperimentali / trials o studi clinici. I trials clinici o programmi sperimentali consentono al paziente di accedere a trattamenti innovativi non ancora disponibili nella pratica clinica, rappresentando di fatto un’opportunità terapeutica aggiuntiva.

Se vuoi sottoporre il tuo caso e verificare l’indicazione al trattamento CAR-T o per valutare l’accesso a programmi sperimentali / trials - studi clinici:

 

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