La Chirurgia Robotica rappresenta la più innovativa e sofisticata tecnica di chirurgia mini-invasiva oggigiorno disponibile. Permette di effettuare molteplici interventi ed il suo utilizzo è indicato anche nel trattamento di gran parte delle neoplasie ginecologiche.
La chirurgia tradizionale laparotomica, che generalmente richiede ampie incisioni cutanee per accedere allo scavo pelvico, ha rappresentato per molti anni l'approccio standard per l'effettuazione di molte procedure. Tuttavia, come è noto, la laparotomia è frequentemente correlata a livelli significativamente elevati di dolore post-operatorio dovuti per lo più all'esteso traumatismo tessutale. Inoltre con l'approccio "a cielo aperto", i tempi di convalescenza sono spesso prolungati, impedendo alle pazienti di riprendere tempestivamente le abituali attività quotidiane.
Sebbene la chirurgia vaginale e quella laparoscopica offrano molteplici potenziali benefici alle pazienti rispetto alla laparotomia includendo una minor incidenza di complicanze, un più breve periodo di degenza ospedaliera ed una più rapida convalescenza, tali approcci chirurgici presentano ancora alcuni svantaggi. L'isterectomia vaginale garantisce spazi di lavoro estremamente ridotti con impossibilità di visualizzare adeguatamente gli organi contenuti nella pelvi. Inoltre la presenza di un arco pubico ristretto, di tenaci aderenze dovute ad interventi precedenti (incluso il taglio cesareo), di endometriosi severa e di neoplasie non più allo stadio iniziale/localizzate che richiedono l'esecuzione di procedure più estese e la rimozione anche dei linfonodi, controindicano l'approccio chirurgico vaginale. Con la laparoscopia convenzionale, la visione bidimensionale, la ridotta e complessa manovrabilità degli strumenti associate ad un maggior affaticamento fisico per il chirurgo dovuto alla postura spesso anti-ergonomica da assumere durante l'intervento, possono potenzialmente essere responsabili di una minor precisione ed accuratezza rispetto alla laparotomia tradizionale e limitare le indicazioni di applicazione agli interventi più semplici e di minor durata.
La Chirurgia Robotica rappresenta oggigiorno la più innovativa e valida alternativa sia alla laparotomia tradizionale sia alla laparoscopica convenzionale permettendo di effettuare con estrema accuratezza anche procedure complesse e delicate come quelle frequentemente richieste nel trattamento delle neoplasie ginecologiche.
Il robot accomuna i vantaggi sia dell'approccio laparotomico sia di quello laparoscopico, ma con un limitato corredo di svantaggi. Attraverso piccole incisione di circa 1-2 cm, il chirurgo utilizzando il robot è in grado di operare con una straordinaria precisione, minimizzando l'entità del dolore ed i rischi associati alle ampie incisioni, garantendo contemporaneamente un più rapida convalescenza ed una miglior qualità di cura.
L'approccio chirurgico robotizzato risulta indicato per molte patologie sia benigne (miomi, endometriosi, etc) sia maligne dell'apparato genitale femminile (tumori della cervice uterina, dell'endometrio ed, in alcuni casi, anche dell'ovaio). L'asportazione dell'utero mediante chirurgia robotizzata offre numerosi vantaggi rispetto alle tradizionali modalità chirurgiche, soprattutto in caso di isterectomia radicale (per la presenza di neoplasia cervicale) e di linfoadenectomia sistematica a livello pelvico e/o lomboaortico.