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Le domande più frequenti sulla Protonterapia


Domande Protonterapia

 

 

 1. Quali sono le principali differenze tra la Protonterapia e le altre forme di Radioterapia?
La Protonterapia permette di ridurre l’irradiazione ai tessuti circostanti la massa tumorale, massimizzandone la protezione. È quindi caratterizzata da un basso rischio di effetti collaterali, che si traduce in una più rapida ripresa del paziente. Inoltre, in alcuni casi, è possibile erogare una dose maggiore sul tumore, ottenendo più efficacia del trattamento e più possibilità di guarigione.
  1. In base alle raccomandazioni sull’uso dei protoni emesse dall’Istituto Superiore di Sanità nel 2021, i maggiori vantaggi della cura con protoni si ottengono nel trattamento di:

    • tumori localizzati in sedi critiche perché circondati da strutture sensibili;
    • tumori poco responsivi alla radioterapia convenzionale e per i quali è utile un approccio di dose-escalation, oltre che nei casi in cui occorre ridurre la tossicità complessiva dovuta al trattamento di ampi volumi in associazione a chemioterapia concomitante.

La Protonterapia è inoltre indicata in tumori solidi in pazienti pediatrici.

2. Ci sono effetti collaterali derivanti dal trattamento con Protonterapia, come la perdita di capelli, nausea e vomito?
La Protonterapia in generale comporta effetti collaterali ridotti, contribuendo a una ripresa più rapida e confortevole per il paziente, sia durante che dopo il trattamento. Gli effetti collaterali in ogni caso sono quasi sempre limitati alle zone radio-trattate. Quindi nausea e (raramente) vomito possono verificarsi nel caso di Protonterapia a livello dell’addome, mentre perdita di capelli può essere osservata se vengono trattate le aree di cuoio capelluto (testa). In rari casi possono verificarsi disturbi sistemici come stanchezza.

3. La Protonterapia è un trattamento indolore?
La Protonterapia è un trattamento completamente indolore e la seduta dura circa 30 minuti. Per di più, il trattamento avviene in regime ambulatoriale, senza la necessità di ricovero. Il paziente dopo il trattamento non è radioattivo e può svolgere le normali attività quotidiane.

4. Ci sono limitazioni o controindicazioni per la Protonterapia?
La Protonterapia potrebbe non essere fattibile nei pazienti con difficoltà a mantenere una posizione stabile durante il trattamento (per esempio i pazienti con grave parkinsonismo).

  1. 5. Qual è la durata tipica di un ciclo di trattamento con Protonterapia? 
        La durata di un trattamento varia in base alla ogni singola situazione clinica (istologia, stadio di neoplasia, sede, intento del trattamento ecc.). Un ciclo completo mediatamente è composto da 14-20 sedute, un boost (cioè sovradosaggio in aggiunta al trattamento con fotoni) prevede fino a un massimo di 6 sedute, mentre la Protonterapia stereotassica (ablativa) prevede solamente da 1 a 3 sedute.


6. Come posso fare a richiedere una valutazione clinica per un trattamento di Protonterapia? 

Il primo passo è quello di prenotare una visita presso gli ambulatori dedicati della Divisione di Radioterapia con uno dei Radioterapisti Oncologi. Le visite ambulatoriali (Ambulatori RTP Protonterapia) possono essere prenotate con la semplice impegnativa del medico curante recante la dizione “Visita ambulatoriale di Radioterapia” con tutte le modalità indicate nella sezione prenotazioni. Per i pazienti con difficoltà logistiche viene anche offerta la possibilità di un Teleconsulto (prenotabile come attività privata a pagamento attraverso i canali prima elencati) a cui dovrà far seguito una visita ambulatoriale in presenza qualora fosse data l’indicazione ad un trattamento di Protonterapia.

7. Quali sono le prospettive di ricerca e sviluppo future per la Protonterapia?

Numerosi studi sono attualmente in corso nei centri di Protonterapia in Europa e nel mondo. Presso lo IEO è stato attivato un Registro Tumori attraverso il quale verranno raccolti i dati clinici e radiologici dei pazienti sottoposti a trattamento con Protonterapia. Questi dati contribuiranno al miglioramento delle conoscenze nel campo dell’applicazione di questa nuova e moderna forma di radioterapia.

L’auspicio di ricercatori e pazienti è che in futuro anche in Italia, con il fiorire degli studi sull’efficacia della Protonterapia anche in combinazione con altri trattamenti (molti dei quali saranno svolti anche allo IEO), si ampli l’elenco delle prestazioni di Protonterapia garantite dalla sanità pubblica.

8. In IEO la Protonterapia può essere utilizzata nei casi di tumori pediatrici?
 In IEO non vengono trattati casi pediatrici.

9. Se non dovessero emergere indicazioni a favore dell'uso della Protonterapia nel mio specifico caso, posso continuare a curarmi in IEO? 
Certamente, al Proton Center ogni caso viene sempre attentamente valutato dal team multidisciplinare IEO. Qualora la Protonterapia non si dimostri il percorso terapeutico più vantaggioso, l’Istituto offre l'opzione del trattamento radioterapico o la strategia terapeutica più appropriata per la singola persona.

10. La Protonterapia è rimborsata dal Sistema Sanitario Nazionale?

Nel 2017 (DPCM 12/01/2017) il Ministero della Salute ha inserito la Protonterapia nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), individuando 10 patologie oncologiche per le quali è considerata appropriata:

  • cordomi e condrosarcomi della base del cranio e del rachide;
  • tumori del tronco encefalico (esclusi i tumori intrinseci diffusi del ponte) e del midollo spinale;
  • sarcomi del distretto cervico-cefalico, paraspinali, retroperitoneali e pelvici;
  • sarcomi delle estremità a istologia radioresistente (osteosarcoma, condrosarcoma);
  • meningiomi intracranici in sedi critiche (stretta adiacenza alle vie ottiche e al tronco encefalico);
  • tumori orbitari e periorbitari (es. seni paranasali) incluso il melanoma oculare;
  • carcinoma adenoido-cistico delle ghiandole salivari;
  • tumori solidi pediatrici;
  • tumori in pazienti affetti da sindromi genetiche e malattie del collageno associate a un’aumentata radiosensibilità;
  • recidive che richiedono il ritrattamento in un’area già precedentemente sottoposta a radioterapia.

Dal primo gennaio 2024, grazie al Decreto Tariffe, la Protonterapia diventa per questi tumori una prestazione erogabile a carico del Sistema Sanitario per i cittadini di tutto il territorio nazionale.

11. Qualora la protonterapia non possa essere rimborsata dal Sistema Sanitario Nazionale, i costi possono essere coperti dall'assicurazione?
Sì, lo IEO ha stipulato delle convenzioni con diverse Compagnie Assicurative; è sempre necessario verificare che la propria Compagnia e la propria polizza coprano i costi specifici di questo trattamento.

 

Se non avete trovato risposta al vostro quesito e necessitate di maggiori informazioni, vi invitiamo a contattare lo Staff dedicato.

 

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